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Come negoziare il prezzo della casa

Tu hai il tuo prezzo in mente! Anche il compratore ha il suo...

C’è sempre una disparità fra i due prezzi: chiaramente il venditore sta cercando di guadagnare il più possibile e nello stesso tempo il compratore di risparmiare quanto più può, in poche parole l’affare va fatto in due quindi bisognerà incontrarsi in un punto mediano dove entrambi sono contenti.Ci sono diverse cose da tenere a mente per arrivare ad una felice conclusione dell’affare:

 

  • SEPARARE L’ASPETTO SENTIMENTALE DA QUELLO ECONOMICO
    Spesso colui che vende tende a dare un plusvalore alla sua casa per motivi affettivi, di ricordi ecc... Questo è un errore nel quale è facile cadere, che può portarci a considerare come offensive offerte più basse di quelle che si vorrebbe. Bisogna invece valutare freddamente l’aspetto economico, non farsi travolgere da considerazioni personali sul cliente, il quale comunque facendo un’offerta (anche se bassa) dimostra un concreto interesse all’acquisto della casa. Un’offerta è pur sempre un’ottima base di partenza per avviare una trattativa.

    Ricorda: non deve per forza piacerti il compratore e nemmeno devi entrarci in società!

  • NON RIVELATE A NESSUNO IL PREZZO MINIMO CHE VORRESTE RICAVARE
    Chiedi ai potenziali compratori di fare un’offerta, e non partire quindi dal prezzo minimo che tu vorresti ricavare.
    Fai che la base di partenza sia quella dell’offerta e non quella tua minima, altrimenti verrà abbassata sempre più.
    Quindi non dire a nessuno quanto sei disposto a scendere, per non cascare in un balletto al ribasso.

  • ASSICURATI CHE IL CLIENTE POSSA PERMETTERSI LA TUA CASA
    In caso di una proposta d’acquisto, per non perdere tanto tempo in attesa di una risposta dalla banca, prima devi assicurarti che il cliente possa comprarla, quindi vincola questa proposta ad un contatto con la tua banca, oppure mettilo in contatto con il nostro consulente mutui, che farà l’analisi della sua situazione finanziaria e stabilirà l’importo di finanziamento che gli può essere concesso.
    Questo perché quando viene fatta una proposta d’acquisto, generalmente è previsto che l’acquirente possa riavere indietro la caparra versata in caso di mancata concessione del mutuo, ma in questo caso il venditore si trova bloccato ad esempio per un mese essendosi impegnato con lui e poi magari dopo un mese, nel caso non gli venga concesso il mutuo, deve restituirgli la caparra, con il risultato che ha perso tempo e tutti quei clienti che in quel periodo si sono rivolti verso altre case.
    Può anche essere prevista una proposta d’acquisto con caparra confirmatoria o penitenziale cioè se l’acquirente non dà seguito all’acquisto perde la caparra, ma è più frequente che venga inserita la clausola salvo il buon fine della concessione del mutuo che quindi vincola il venditore, ma salva il compratore dalla perdita della caparra.

 

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