UNA SCADENZA DIMENTICATA
Durante la vita di un mutuo può capitare, per distrazione o perché non si dispone della somma necessaria, di non pagare una rata entro la scadenza. In caso di mancato o ritardato pagamento di una rata, tuttavia, il debitore può essere dichiarato moroso dalla parte creditrice.
Tre elementi sono necessari perché si verifichi la mora:
- l'imputabilità del ritardo al debitore.
- la colpevolezza dello stesso.
- la "costituzione in mora", ossia un atto formale con il quale il creditore (la società che ha erogato il mutuo) richiede al debitore l'adempimento della prestazione (cioè il pagamento).
L'ente che ha erogato un mutuo può invocare, come causa di risoluzione del contratto, il ritardato pagamento della rata quando il ritardo si sia verificato per almeno sette volte, anche non consecutive.
Costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il 30mo e il 180mo giorno dalla scadenza della rata. Di conseguenza la risoluzione può essere invocata solo quando sia decorso il termine di 180 giorni dalla scadenza di ogni singola rata senza che il debitore abbia ancora pagato.
È comunque consigliabile informarsi sui tempi di ritardo previsti, prima che la pratica passi all'ufficio legale.
Agenzia Debiti