Per calcolare il valorecatastale di un immobile (e cioè il valore astratto - e quindi diverso da quello commerciale - che costituisce la base per la riscossione delle imposte da parte dello Stato), è necessario reperire la renditacatastale (chiedendola al proprietario che cede l'immobile o all'ufficio del territorio ex catasto).
Il valore catastale viene determinato moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per i seguenti coefficienti:
110 per la prima casa
120 per la seconda casa, i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A,B,C (escluse le categorie A/10 e C/1);
60 per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D
40,8 per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E
Per esempio nel caso dell’acquisto della prima casa (soltanto trattativa tra privati) se non si vuole rischiare un accertamento dovremo indicare un valore non inferiore a quello che si ottiene moltiplicando la rendita catastale ( rivalutata del 5% ) per 110, oppure la rendita non rivalutata per il coefficiente 115,5 poiché il risultato è identico.
Esempio:
Immobile con una rendita di 2.500 euro
1° caso: 2.500 + 5% x 110 = 288.750
2° caso. 2.500 x 115.5 = 288.750 Per l'acquisto della seconda casa e pertinenze, il valore da indicare nel rogito si ottiene moltiplicando la rendita catastale ( rivalutata del 5% ) per 120, ovvero la rendita non rivalutata per il coefficiente 126
Il valore così ottenuto vale ai soli fini delle imposte indirette dovute sugli acquisti di immobili (registro, ipotecarie e catastali), ma non ai fini ICI, la cui base imponibile è data dalla rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente 100.
LA RENDITA CATASTALE
E’ il valore fiscale attribuito ad un immobile in base alle tariffe d’estimo.
La rendita catastale si ottiene moltiplicando la tariffa per la consistenza dell’immobile (vani, mq.).
Le tariffe d’estimo sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e sono consultabili presso gli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio (ex uffici catastale) che le determinano.
Per tener conto del costo della vita, le rendite catastali possono essere rivalutate, ossia aumentate di una determinata percentuale, incrementando così la base per l’applicazione delle imposte.
Dal 1997 le rendite catastali sono rivalutate del 5%.
COS' E' IL CATASTO?
E’ l’inventario dei beni immobili di uno Stato, di cui definisce i
possessi dei singoli e degli enti;
- E’ la base per le imposizioni fiscali;
- Conserva le informazioni relative a:
individuazione univoca del bene;
localizzazione geografica, estensione e consistenza;
destinazione d’uso del bene;
caratteristiche delle unità immobiliari;
grado di produttività e relativi redditi;
possessori e titolari di altri diritti reali.
In Italia è presente in due sezioni complementari:
Catasto dei Terreni
Inventaria tutti i suoli agricoli, i
fabbricati rurali al loro servizio, i terreni incolti le strade
pubbliche.
Catasto dei Fabbricati.
Inventaria tutte le
costruzioni sia urbane (dal 1939) che rurali (dal 1994).